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3 film della Disney·Pixar che vi faranno riflettere

Aggiornamento: 14 giu 2020

Fare riflettere è da sempre una delle prerogative di Disney Pixar: attraverso il cartone animato, la casa di produzione statunitense propone sempre film bellissimi, coinvolgenti, divertenti e strappalacrime, con moltissime metafore che bambini e adulti possono cogliere in maniera delicata e molto semplice. In questo articolo vorremmo approfondire alcuni film che fanno riflettere sulla vita e su noi stessi.


UP

Questo film riesce a far commuovere persino il cuore più indurito e sebbene il messaggio più forte è rivolto a un pubblico adulto, è una bella storia da condividere con i nostri figli. Il film parla di Russell, un bambino esploratore di 8 anni che vuole ottenere il suo distintivo di “assistenza agli anziani”. L’intrepido ragazzino diventa un tormento per Carl, ma col passare del tempo l’amicizia tra i due personaggi si rafforza al punto da diventare migliori amici, senza percepire l’età come un ostacolo. Carl, un anziano uomo che vive nell’amarezza, ritrova in Russell l’allegria e l’entusiasmo che credeva perduti.


Up è un film che lavora su due livelli diversi. Uno è quello per i giovani, i quali forse superano i primi minuti recependoli come il semplice prologo della storia. L'altro è quello per gli adulti, i quali, magari, hanno una relazione stabile, dei figli, un amore e che quei primi minuti li trovano profondi, sebbene trattati quasi esclusivamente per immagini e senza dialoghi, eppure evocativi e capaci di fare in modo che, comodi e affondati sulla poltrona del cinema o sul divano di casa, ci si ponga le domande che non vorremmo farci.


Up è poi una storia sul tempo. L'istante che sembra eterno, quando tutto è perfetto e non vorresti che le cose cambino mai. Come anche lo scorrere dei momenti che non torneranno più e non vanno dunque sprecati. La vita del protagonista è stata forse troppo votata al rimandare, ad assumere a priorità elementi sì importanti, ma alla fine non così fondamentali.


Temi non meno importanti sono l'elaborazione del lutto, la solitudine degli anziani e il disorientamento dei bambini trascurati dagli adulti assenti: temi importanti e attuali trattati con profondità, senza mai scadere nel banale, e sempre con la lievità di un palloncino che si libra in volo verso il cielo.


INSIDE OUT

Inside Out non racconta la solita storia: i protagonisti sono infatti le emozioni di un’adolescente che affronta un trasferimento con la famiglia dal Minnesota a San Francisco. Le emozioni protagoniste sono: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto, Paura. Il film rappresenta la mente umana e tutto ciò che succede quando, semplicemente, viviamo. Per realizzarlo, il regista Pete Docter chiamò il professore e psicologo Dacher Keltner, fondatore del Greater Good Science Center dell’Università di Berkeley, in California. Rappresentare la mente e le emozioni sotto forma di personaggi non era facile. Ma la Pixar ci è riuscita.


Riley, la bambina del film, ha 11. "Ci sono studi cui le emozioni positive diminuiscono a questa età", afferma lo psicologo Keltner. È per questo che, nel film, Gioia e Tristezza, a un certo punto, si allontanano dalle altre emozioni: sembra che durante l’adolescenza la capacità di provare empatia diminuisca, e prevalga l’incertezza. Nonostante la personalità di Riley è dominata da Gioia, la vera protagonista è Tristezza. Quest'ultimo è, infatti, spesso un emozione che cerchiamo di non sentire, di nascondere e di soffocare. Ma Inside Out ci insegna che è grazie alla tristezza che possiamo scoprire la gioia. È accogliendo la tristezza che impariamo a gestire i momenti difficili senza cadere nell’ansia, senza perdere il controllo, accettando e comprendendo che tutte le nostre emozioni hanno un ruolo e un senso nella nostra mente.

Quanto più in fondo vi scava il dolore, tanta più gioia voi potrete contenere. (Gibran, 2014)

Importanti non sono solo Tristezza e Gioia, poiché tutte le emozioni sono collegate fra loro e sono quelle che strutturano le nostre relazioni interpersonali. Sempre secondo lo psicologo Keltner, a smuovere le coscienze, a provocare le rivolte collettive per rimediare alle ingiustizie non sarebbe il senso morale, ma bensì la rabbia. Quando siamo arrabbiati siamo più sensibili rispetto ai torti che ci vengono fatti. È sempre la rabbia è spingerci a compiere azioni per cambiare le cose.


Cosa ci insegna dunque Inside Out? La risposta è ad accettare i cambiamenti in quanto inevitabili, cercando di non nascondere le emozioni. Bisogna accettare il conforto degli altri e, allo stesso tempo, sperimentare la propria forza nell'affrontare il dolore.


MONSTERS UNIVERSITY

Amicizia, accoglienza, divertimento, amore, allegria e perdono. Tutto nello stesso film. «Monsters & co.» e «Monsters University» parlano della vera amicizia. Sullivan e Mike Wasowski erano acerrimi nemici all’università, le loro differenze li portavano agli antipodi; la prepotenza di Sullivan infastidiva Mike e l’intelligenza di quest’ultimo dava disgusto a Sullivan. Questo film può insegnare due cose ai nostri figli: la prima è che l’amicizia può sorgere con la persona che meno immaginiamo, può essere talmente forte come tra fratelli e deve basarsi sulla verità e sulla fiducia. La seconda è che possiamo affidarci gli uni agli altri, perché la debolezza di uno può essere la forza dell’altro.


Altro tema trattato in questo film è il bullismo, che molti bambini (e non) devono sopportare oggi giorno. Mike è la dimostrazione del risultato della forza e dell’impegno, della capacità che ha ogni bambino di essere se stesso ovunque si trovi, chiudendo le orecchie ai messaggi negativi pronunciati dagli altri. «Monsters University» insegna ad accettare gli altri così come sono senza curarsi delle differenze, a valorizzare il lavoro di squadra, a essere consapevoli che trovare un amico è veramente come avere un tesoro.

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