Frozen 2: le scene eliminate
- _beyondisney
- 9 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Come accade sempre durante la realizzazione di un film, capita che alcune idee vengano scartate. I motivi possono essere diversi, ad esempio perché la storia diventerebbe troppo lunga oppure perché la scena non è fondamentale per la trama. Vi sono però alcune scene eliminate di Frozen 2 che rispondono ai misteri sui genitori di Anna e Elsa. Scopriamole insieme
Tra misteri e piccole incongruenze, il sequel di Frozen non ha risposto proprio a tutte le domande dei fan, e la curiosità è ancora tanta. Ad esempio: Come mai Re Agnarr e Regina Iduna hanno aspettato così tanto prima di imbarcarsi per un viaggio alla scoperta delle origini dei poteri di Elsa? Se la regina era al corrente della guerra tra gli elementi nella Foresta Incantata, perché non ha capito subito il collegamento con i poteri della figlia? Ci penseranno però le scene eliminate di Frozen 2 a sciogliere gli ultimi dubbi rimasti. Due scene in particolare sembrano sciogliere alcuni problemi di trama legati alle figure dei genitori di Anna e Elsa, probabilmente tra i più discussi della storia Disney.
Secret Room
“La stanza segreta” si tratta di una scena all’inizio del film in cui Anna ed Elsa scoprono una stanza del castello misteriosa.
“C’era una scena che chiamavamo “The Secret Room”, era presente fin dalle prime versioni ed è stata una di quelle di cui è stato più difficile liberarsi. Le sorelle scoprono una camera segreta – o meglio, è Olaf a scoprirla e pensa che non sia nulla di speciale, la menziona distrattamente. Anna e Elsa entrano attraverso la biblioteca dei genitori e lì scoprono che il padre stava studiando la magia. Per poi scoprire che in realtà non era affatto il padre…”
– Jennifer Lee
Nella sequenza storyboard vediamo le sorelle entrare in una sorta di biblioteca segreta, in cui trovano libri e studi sulla magia nera. Anna e Elsa ipotizzano che il padre stesse studiando la magia per comprendere meglio i poteri di Elsa. Quando scoprono un diario segreto con immagini di Elsa e dei suoi poteri del ghiaccio, capiscono dalla calligrafia che non era il padre a studiare la magia, bensì la madre.
A place of our own
"A place of our own" è una scena finale che avrebbe preso vita grazie ai poteri di Elsa.
“Nelle versioni precedenti Anna aveva molte domande difficili sul suo passato, come: i miei genitori si fidavano davvero di me? Come mai mi hanno esclusa dal resto della famiglia? Abbiamo pensato che dopo la sua esperienza ad Athohallan, Elsa potesse restituirle dei ricordi dei loro genitori che potessero raccontarle ciò che davvero provavano per lei”.
– Jennifer Lee
Scopriamo così che i genitori si erano pentiti di aver tenuto separate le sorelle e, accortisi del grande amore di Anna nei confronti di Elsa, avevano deciso di dirle tutta la verità e lasciare che si riavvicinassero.
La versione estesa della scena “A Place of Our Own” ci conferma che, nella prima versione di Frozen 2, Arendelle doveva essere distrutta e successivamente ricostruita (secondo i concept art presenti nell’artbook, utilizzando sia elementi di Arendelle sia elementi dei nativi della Foresta Incantata, che avrebbero vissuto insieme nel regno). Inoltre è presente un momento in cui Anna e Elsa si dicono addio, non presente nella versione finale.
Comentarios